"La nostra cultura diffusa mostra di non avere
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- Creato: 15 Giugno 2019
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"La nostra cultura diffusa mostra di non avere bisogna del medioevo qual è realmente stato, bensì di un medioevo inventato: quello che si è consolidato attraverso i secoli nell'immaginario collettivo. Ai nostri giorni il medioevo funziona come un "altrove" (negativo o positivo), o come una "premessa". Nell'altrove negativo ci sono povertà, fame, pestilenze, disordine politico, soperchierie dei latifondisti sui contadini, superstizioni del popolo e corruzione del clero. Nell'altrove positivo ci sono i tornei, la vita di corte, elfi e fate, cavalieri fedeli e principi magnanimi. Ma è anche discutibile l'uso del medioevo come generica premessa (di diversità o preparazione) dei secoli successivi al XV e di aspetti come il capitalismo, lo Stato moderno, l'ascesa della borghesia, le nuove forme associative: eppure questa è ancora una pratica molto seguita, anche nella scuola, dove continua a funzionare come contenitore di presunte caratteristiche superficialmente accentuate per illustrare meglio ciò che avviene dopo" G. Sergi, "L'idea di medioevo. Tra storia e senso comune", Roma, Donzelli editore, 1998. p.24.