Che sforzo per sorridere
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- Category: Scritture
- Creato: 16 Ottobre 2018
- Scritto da Rossella Cerniglia
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Che sforzo per sorridere
Che sforzo per sorridere
per essere normali
benaccetti
nella cloaca che chiamiamo mondo
ma dentro è scuro il cielo
e le nuvole nere voraci
non diradano ancora.
Sto in attesa
che un raggio arrivi
si acquieti nei miei occhi
per sentirmi ancora – o finalmente- amato
io che mai lo fui.
Né ho gioie da esibire
non finte non vere
vado vagando in questa landa spoglia
come un morto vivente
brancolando in sentieri distorti desolati
calcinate sterpaglie
dentro il nulla
ma cerco aromi
che odorai un giorno
e svanirono nell'incanto dell'aria
ineguagliabili essenze non più tornate
e il respiro
che ebbe la giovinezza sognata
o mi parve che avesse
in tempi lontani.
Un sentore di ramo fiorito
di biancospino
inebria non so quale etere
e vibra nell'ala una rara armonia
che solo nella mente ritorna
ma in cui non vissi un solo giorno.
E l'orecchio si tende
alla nota smarrita
che non ritroverò
e lo sguardo
al sorriso che nel bel sogno
mi consegnò la vita
che mai ho avuto.
Ma i prati fioriti
che un atomo di gioia
regalarono all'animo fanciullo
come attenderli ancora
dove incontrarli ancora?
Le viole delicate
che le tue mani coglievano
in un trepido assalto del sentire
e il vento festoso lì alla cava
sventrata e fiorita di trifoglio
- un ricordo che passa con le nuvole
e vien giù un po' di pioggia...
lì dove gli occhi raccolsero
ogni bene della terra:
come faranno a ritornare
seppure - come immagino -
in forme compassionevoli ed oscure?
Rossella Cerniglia