PIETAS IN MATREM - tre poesie di Francesco Maria Cannella

 
Nessuna onda può pettinare il mare
E incanalarsi in saldo sentiero.

Dylan Thomas, Poesie Inedite, Luglio 1930
 


1.


Prima che l’onda sfranga
le rive d’alti torrenti,
sia la malizia l’unica fede
d’altri sospiri e voli radenti
suppliche vele stolte ai deliqui;
giù fin che l’alba di smalti marini,
e ambrati riverberi e smanie di porti,
recida l’oblio dal sonno di ieri.
 


2.


Dove si è distinta in semplice amarezza
così ha punito la mia nitidezza,
la voglia improvvisa di gioie lontane,
credute per sbaglio la data presente.
Le mani comprendono un pane azzimo, dolente…
Volto pigramente risorto dall’astio
di contorni familiari…
 
Non vedo altra via d’uscita
che un calco d’ironiche speranze.
__________
L’abiura è credere in questa mancanza
come unica condanna…
 


3.


Distesa per aliti e rose,
seguivi patire i tuoi anni
nell’ombra del sangue.

Spaurita l’attesa,
l’accumulo dei giorni,
quell’avido orizzonte

non può che librarsi
dal volto allo specchio;
…e mai rivedere!
 
 
 
[da NON VOGLIO OMBRE ALLA MIA FINESTRA, Edizioni Thule, 2006, Palermo; introduzione di Aldo Gerbino]
 
 
 
 
 
 
 
 
 
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