“Prima ed ultima guerra mondiale nucleare? No!” – di Antonio Saccà

In  questa situazione internazionale , l’attuale, bisogna porre una domanda generalissima:qualcuno reputa che una  delle componenti la situazione ,si tratti di Stati Uniti, di Russia, di Cina, Israele , Iran possa venire sconfitta senza il rischio probabilissimo della PRIMA GUERRA MONDIALE NUCLEARE? Prima Guerra Mondiale Nucleare. Se nessuno accetta di risolvere le dispute altrimenti che sconfiggendo il nemico la guerra mondiale nucleare è inevitabile appunto  perchè ciascuno vuole vincere. La vittoria ambita ricorrerà ad ogni mezzo distruttivo pur di vincere, è nella coerenza dello scopo. Ribadisco: si vuole la sconfitta altrui? Il rischio della guerra mondiale e pressoché inevitabile anzi è inevitabile, anzi addirittura :lo si vuole! Ma in epoca di potenze capaci di distruttività mondiale la guerra mondiale vale a dire la distruzione del mondo. Mai una guerra mondiale sarebbe realmente mondiale quanto la possibile guerra mondiale a venire, e mai al pari annientativa. Le precedenti guerre furono mondiali linguisticamente, e distruttive misuratamente, a paragonarle al futuro  possibile scontro. Si stabilirebbe un confine?Evitare  la lotta nucleare?Ma che rimedio sarebbe se nessuno vuole cedere! Ci stiamo incatenando. Vogliamo, dico :tutti, orientarci a considerare compromessi, patteggiamenti, concessioni sconfitta e limiteremmo i margini del conflitto! Stravaganza. Fossimo disponibili ad accordi  siederemmo al tavolo degli accordi subito. Se vogliamo la vittoria irrimediabilmente ricorreremo ai mezzi estremi. Non volere accordi e limitare il conflitto è contraddittorio. Ormai la guerra mondiale è la fine del mondo. Vincerebbe la Morte e lo scopo raggiunto sarebbe un omicidio-suicidio. Una guerra senza risultato. O si considera un risultato lo zero nulla? Non vincerebbero gli Stati Uniti, non vincerebbe la Cina, non vincerebbe la Russia. La “politica” ed i popoli  non possono ottenebrare il risultato finale, lo zero nulla. Allora, cediamo? Ma no, ci accordiamo nel comune valore del voler continuare a vivere, a convivere. Che scopo raggiungerebbe la morte presso che universale? L’originalissimo eroismo del suicidio omicidio  non è più eroico di  tentativi di continuare a vivere convivendo. Che esiste di infame nel cercare di convivere? E’ più infame della macelleria mondializzata? Sia che sia, ciascuno scelga e decida, siamo individui. Ciascuno scelga, ma sappia: stiamo entrando in una tana buia e senza uscita, la vittoria militare ha come esito inevitabile la guerra mondiale e ulteriormente la Prima Guerra Mondiale Nucleare appunto in quanto  qualcuno o tutti vogliono vincere e non patteggiare.

Quanto scritto riguarda la scelta valutativa, del tutto personale. Chi ritiene di non voler patteggiare ma sconfiggere ha il libero personale convincimento di opinare in tal senso, purchè consideri gli effetti della scelta, altrimenti è irresponsabile, un cieco che cammina nel buio della notte. Pertanto essenziale comprendere le cause che ci arrecano gli effetti di conflittualità odierni. Che è accaduto in questi anni? Se  scoviamo i mutamenti forse potremmo risolvere senza guerre ultimative le antitesi.

Molti paesi hanno una concezione dell'Occidente non come stati liberali e democratici per loro stessi e per gli altri ma come paesi imperialisti , persino ritengono l‘offerta liberale democratica  un modo subdolo per riportarli in  assoggettamento e renderli, apparentemente, liberali e democratici. E’ un primo sospetto che ci scinde da altre società. Inoltre, molti paesi reputano il capitalismo un sistema economico rapinoso, prende materie prime da paesi sottosviluppati in cambio di poco o nulla. Può sembrare stupefacente ma questa mentalità sospettativa non riguarda paesi  arretrati ma financo la Russia e la Cina. La Russia sospetta l’accerchiamento, la Cina di essere frenata nella sua ampiezza commerciale. Ma Russia e Cina esigono  vaglio diffuso. La Russia ha subito invasioni  ai vertici dell’occupazione, da Napoleone, in una fase della Prima Guerra Mondiale, in qualche misura dal Giappone, in un periodo della Seconda Guerra Mondiale, e  per il pluridecennale corso del dopo guerra. Al momento della catastrofe dell’Unione Sovietica molti paesi dominati dalla Russia si volgono all’Occidente, la Russia è circondata  e non soltanto, viene acquistata nei tentativi di capitalismo, di mercato,di privatizzazioni, svendita ad acquirenti nazionali ed internazionali, al dunque l’Occidente apparve come un nemico militare, un acquirente per fallimento della Russia.

La Cina si liberò dal Giappone, dagli stranieri, tornò sovrana con la rivoluzione comunista, ma si rovinò per le collettivizzazioni  di Mao Zedong, con Deng Xiaoping stabilì un capitalismo assistito ma che permetteva ai capitali stranieri  di investire, produrre a minor costo, importare, vendere in Occidente a prezzo aumentato consentendo ricavi di profitto ampi. La Cina utilizzò l’afflusso di capitali stranieri anche per sé, divenne esportatrice per sé, suscitò imprese per sé,  conquisto i mercati per i  suoi costi  minimi competitivi. La Russia di suo ebbe un risorgimento nazionalistico, enormi imprese oligarchiche le quali colmano i mercati di materie prime specie energetiche. La Cina dilaga con le merci, la Russia con le materie prime. Se abbiniamo questo dilagare russo e cinese  con l’anti occidentalismo di molti paesi che ritengono l’Occidente  usurpatore di materie prime specie in Africa, laddove la Russia fornirebbe a tali paesi energie convenientissime e la Cina merci, imprese e colossali opere strutturali , questa realtà apparve ali Stati Uniti, potenza universale, preoccupante. Si avvidero che la Russia pervadeva l’Europa con le  vendite soprattutto di energie, si incunea in Africa  con il pericoloso  risultato  di averne le ricchezze minerarie sottraendole all’Occidente e che la Cina ottiene i mercati con le sue merci convenientissime e in certi paesi con opere  da impero cinese.  Decidono, gli Stati Uniti, di inficiare, sminuire, impedire questa dilagazione russo-cinese. Sanzioni e guerra avrebbero tali scopi. Il rapporto della Russia con l’Europa è ufficialmente rinsecchito, il rapporto Cina -Europa pencola. In Africa non pare che l’Occidente sia attrattivo.

E siamo al dilemma di inizio. Ad oggi il risultato degli Stati Uniti  rimarchevole è la recisione a taglio  dele relazioni russo-europee specie nell’energia e specialmente tra Russia e Germania. Ulteriore risultato, per gi Stati Uniti, aver sostituito a Russia come fornitore di energia. La guerra Russia-Ucraina consente anche una sterminata vendita di armi, sempre agi  Stati Uniti. Che  a frattura della Russia con ‘Europa sia e resta lo scopo determinante degli Stati Uniti ci viene dal rifiuto  assolutizzato de Nord Stream Due che univa a Russia ala Germania. Vi era il timore statunitense di un potenziamento russo-tedesco  da invalidare. E così avvenne ed avviene. Lo stesso si tenta con a Cina in forma doppia: impedire, fiaccare i rapporti Cina-Russia, impedire , fiaccare i rapporti Cina. Europa, oltre gli Stati Uniti. Ma  non siamo nel XX secolo. Vi è un mutamento emisferico. Tornare indietro possiamo ma sarebbe un retrocedere annichilente, la Prima Guerra Mondiale Nucleare. Perché?Elementare. Vi sno paesi potenti e disobbedienti. Cina e Russia nei confronti degli Stati Uniti, gli Stati Uniti nei confronti di Cina e Russia. Nessuno può ragionevolmente sostenere che una di queste potenze sarebbe disposta ad essere sconfitta senza porre in opera la sua caratura militare ossia la guerra nucleare. Rischiamo di compiere la scelta  più sconsiderata:una tragedia inutile. Non si tratta di essere pacifisti, guerrafondai, filoquesto e contro quello. Si tratta di ragionare. La guerra nucleare tra potenze idonee a distruggere il mondo ha come  effetto appunto la distruzione del mondo,ed un inverno nucleare secolare che estirpa la consistenza pure alle pietre. Ma se risulta insensata la vittoria, certa la distruzione. Dire:poniamo limiti alla guerra, escludiamo la guerra nucleare. Ridicolo,chi perde scatena  il  massimo.La via degli accordi è la sola che ci farebbe sopravvivere, la vittoria della vita. Intendiamoci, se uno vuole morire ne ha il diritto ma non ha il diritto di trascinare l ‘umanità. Parole.Il  punto problematico è un  altro.  Tra pochi anni robotica, Intelligenza Artificiale, fusione  nucleare,  laboratorializzazione della natura, stazioni spaziali, colonizzazione dei pianeti, genetica  a voglia e dio sa che altro sconquasseranno le società, tutte. Inevitabile che l ‘umanità si coordini, si dia fini unitari di convivenza altrimenti sarà il babilonismo. Occorre utilizzare i fenomenali potenziamenti tecnologici e dare all’umanità anche senza rapporto con ‘apporto di lavoro umano n modo da sfogare l’inimmaginabile produzione. Ne saremo obbigati dalla polifemica capacità produttiva. Se così avverrà, ed è inevitabile, l‘intera umanità avrà benessere e le dispute odierne appariranno condominiali. Bisogna avere mentalità cosmica ,ciascuno mantenga la sua identità ma nella comprensione della totalità. Ci aspettano compiti che

coinvolgono il mondo. Una sovrabbondanza di energia e di tecnologia per l’intera umanità. Finirà l’avarizia. Prepariamoci a questa mentalità da realizzare, la sovrabbondanza. Ma certo, è un’utopia. E supporre di continuare a vivere  dopo una eventuale Guerra Nucleare che battesimo linguistico avrà per denominazione? IL SILENZIO DEL NULLA?

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