"L’artista ribelle e trasgressore" di Vincenzo Gennaro
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- Category: Arte e spettacolo
- Creato: 31 Ottobre 2018
- Scritto da Redazione Culturelite
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L’artista ribelle e trasgressore, anticonformista ha buoni antecedenti e conquista ogni giorno di più il suo diritto ad esistere, lo si creda o no ed oggi più che mai, anche fuori dalle logiche e dai ferrei meccanismi dell’informazione politica, accademica e mercantile solamente calcolatoria ed opportunistica che impregna e contamina l’alienante efficienza del sistema contemporaneo delle arti visive.
Noi artisti dobbiamo creare le condizioni per sensibilizzare le coscienze, per far sì che le visite ai musei e alle mostre, la partecipazione ai dibattiti e ai convegni non si concretizzi nel piacere distratto e domenicale di un passatempo come un altro, ma diventi stimolo per fare dell’arte una ragione di impegno profondo e di studio severo per opporsi ad un’arte intesa come facile consumo culturale proposto come fatto di moda, biodegradabile come i fazzolettini di carta.
Dobbiamo ritrovare l’orgoglio antico, ma mai abbastanza nuovo, capace di generosi slanci poetici, per esaltare la umana dignità anche da pulpiti a volte modesti ed umilissimi, senza cedere alle lusinghe di un modesto posticino angolare alle tavole sempre imbandite dell’arroganza che attraversa le stanze del potere.
Noi artisti dobbiamo creare le condizioni per sensibilizzare le coscienze, per far sì che le visite ai musei e alle mostre, la partecipazione ai dibattiti e ai convegni non si concretizzi nel piacere distratto e domenicale di un passatempo come un altro, ma diventi stimolo per fare dell’arte una ragione di impegno profondo e di studio severo per opporsi ad un’arte intesa come facile consumo culturale proposto come fatto di moda, biodegradabile come i fazzolettini di carta.
Dobbiamo ritrovare l’orgoglio antico, ma mai abbastanza nuovo, capace di generosi slanci poetici, per esaltare la umana dignità anche da pulpiti a volte modesti ed umilissimi, senza cedere alle lusinghe di un modesto posticino angolare alle tavole sempre imbandite dell’arroganza che attraversa le stanze del potere.