“Le stagioni di Biancaneve” di Ciro Lomonte
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- Category: Scritture
- Creato: 03 Aprile 2025
- Scritto da Redazione Culturelite
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L’accorato Atto europeistico è un appello pieno di speranza che Giovanni Paolo II lanciò nel 1982 da Santiago di Compostela. Il Papa polacco, protagonista del crollo del Muro di Berlino, sottolineò allora la centralità del pellegrinaggio a Santiago di Compostela (quello che un tempo era considerato il limite estremo dell’Occidente) per la formazione di una coscienza unitaria europea. Mise in luce come l’identità europea fosse incomprensibile senza il cristianesimo, dal quale erano maturate le radici comuni della sua civiltà. Non si riferiva certo all’Unione Europea nata nel 1992 con il Trattato di Maastricht, quella coerente con i principi dell’illuminismo esoterico, quelli che mirano all’eutanasia dell’Occidente. Era piuttosto l’Europa dei popoli uniti in un progetto comune, sognata da De Gasperi, Schuman e Adenauer.
È ancora possibile un’Europa di questo genere? Se ci limitiamo ad osservare le follie degli ultimi decenni, ultima quella dello sperpero azzardato e irrazionale di risorse pe
r il riarmo contro la Federazione Russa, la risposta è no. Se invece registriamo il fenomeno incoraggiante di famiglie giovani e gioiosamente incoscienti, che mettono al mondo molti figli a costo di grandi sacrifici, in tutti i Paesi europei, ci si rende conto che persistono nell’animo umano aspirazioni insopprimibili verso i traguardi più nobili.
Famiglie giovani e meno giovani. A quest’ultima schiera appartiene l’autrice di un libro delizioso, Le stagioni di Biancaneve, cronache di vita familiare, madre di sette creature meravigliose, accuratamente educate, quasi fossero preziosi capoversi miniati di codici medievali (ciascuno con caratteri molto differenti l’uno dall’altro: Nanouno, Nanadue, … Nanasette) ed oggi a loro volta protagoniste di nuove avventure familiari. Può sembrare sorprendente che una persona con così poco tempo libero, date le numerose incombenze familiari, abbia avuto il tempo di pensare e di trasmettere le sue riflessioni attraverso un blog. Quei pensieri, un’oasi rigenerante, per lei e per i lettori, sono stati raccolti e pubblicati dai figli in occasione del suo recente compleanno a cifra tonda. Non è vero però che una vita piena di impegni impedisca di valutare con acutezza i fatti di ogni giorno, soprattutto se è la vita di una siciliana. Operari sequitur esse. E poi, come sosteneva S. Agostino con brillantezza retorica, in eo quod amatur aut non laboratur aut et labor amatur, quando si ama le fatiche e le veglie non pesano affatto.
Come si legge nella terza di copertina, nella casetta del bosco Biancaneve sogna, ricorda, immagina, descrive, racconta. I sette nani sono sempre con lei, anche se ora sono sparsi per il mondo. Biancaneve ha sposato il Cacciatore ed è molto contenta di averlo fatto. Le piccole storie di questo libro sono altrettante tessere di un mosaico che mostra la vita ordinaria di una mamma con sette figli alle prese con la divertente normalità. Tra arrivi, partenze e matrimoni, tra spesa, lavoro e vacanze, Lucia/Biancaneve scopre e ci fa scoprire una gioia più profonda, che si rinnova continuamente attraverso le stagioni della vita.
I post del blog di Lucia Vassallo sono distribuiti in modo omogeneo in cinque capitoli molto briosi: Primavera, Estate, Autunno, Inverno, Di nuovo primavera. Le pagine del libro si possono respirare, come boccate di aria pura, fresca, tonificante, ossigenante. C’è chi vuole farci credere che il mondo sia coperto da una cappa di male, cupa e tenebrosa. Invece no. «C’è del buono in questo mondo, padron Frodo: è giusto combattere per questo!», come dice Sam Gamgee nel Signore degli Anelli, uno degli innumerevoli romanzi amati da questa sapiente divoratrice di libri e di canzoni e di film. Vale la pena rimboccarsi le maniche per un mondo più bello.