"NESSUN RITORNO" di Francesco Maria Cannella

 
Voegelin: “...la morte dello spirito è il prezzo del progresso.”
 
 
 
Tommaso Romano visto da Laura Natangelo (2015)
 
 
 
Composizione#1
 
 
 
- “Se ci fosse ancora qualcuno che non ho offeso, gli chiedo perdono."
- "Non è difficile comporre, ma è incredibilmente difficile eliminare le note superflue.”
 
Johannes Brahms
 
 
 
 
 
Il Poemetto di Tommaso Romano, lètto e meditato più volte, mi ricorda una baraonda allucinatoria, al di là di quel tipo di scrittura automatica cara a molti del '900: Kerouac, per citarne uno, con "I Sotterranei" e la sua benzedrina lascerà un'impronta indelebile nel panorama della letteratura-oltreocèano, e non solo... Ma qui, nell'Autore della "Sinfoniétta", traspare sì, un dire volutamente disarticolato eppure, intellettualizzando le cifre stilistiche a cui ricorre, il Suo accento cade sempre sul non-detto, sardonicamente dichiarato da principio e portato fino in fondo, senza estrapolazioni scevre di commiato e/o puerili dimostrazioni di destrezza tipografica-scritturale ma, sia ben dichiarato, con un approccio alla carta bianca come esplorazione di sé per ironica autodifesa al magma che ci assorbe e che, come anche in passato, (Guerra del Golfo 1990-1991 e quant'altro), porta il Nostro a una liberazione, quasi nevrotica, da cui distaccarsi immediatamente per cercare di raggiungere i veri affetti, i propri cari, le concrete convergenze che delineano e disànimano ogni fatua postura incatenante, non volubile di senso, a volte frivola e fatta di poche sembianze - sempre se di fattezze, ad oggi come in passato, si possa parlare nei riguardi di un dire privo di veli, di compiacenze e sovrastrutture fini a se stesse - almeno, sino a quando potrà essere possibile, al di fuori di una vergogna quasi kafkiana, ritrarsi allo specchio per 'cercare' di non vedersi... Ecco: - Dio guardi dal potere i poeti - Amen!!
 
 
 
________________________
 
 
 
Relojes…
 
Relojes en la casa
que están inmóviles
olvidados
o recargados,
a veces,
a mano
o quietos para siempre
irregenerables
incluso en la arena
de la clepsidra,
engarzados en figuras esmaltadas,
en viejas porcelanas
o en el vidrio,
péndulos sin péndulo
para no marcar las horas.
Cadáveres del pasado
en el presente que se consume
en el pasar.
 
Orologi…
 
Orologi alla casa
che stanno immobili
scordati
o ricaricati,
a volte,
a mano
o fermi per sempre
irrigenerabili
anche alle sabbie
della clessidra,
incastonati in figure invetriate,
in vecchie porcellane
o nel vetro,
pendole senza pendola
a non segnare le ore.
Cadaveri del passato
nel presente che si consuma
nel passare.
 
 
El agua…
 
¿El agua como el viento
se puede contener
esculpir en los pliegues del alma?
Es como el sol que envuelve
el calor que falta
y el abrazo de nieve
parece aún más cálido
si llega de distancias
no fácilmente colmables…
sin embargo,
queda el abrazo
en la mente,
permanente persiste
anulando incluso el hielo profundo.
 
L’acqua…
 
L’acqua come il vento
si può trattenere
scolpire nelle pieghe d’anima?
È come il sole che avvolge
al calore che manca
e l’abbraccio di neve
sembra ancora più caldo
se arriva da distanze
non facilmente colmabili…
Eppure,
resta l’abbraccio
in mente,
permanente persiste
annullando perfine il gelo profondo.
 
 
Permanente…
 
Permanente
es el obstáculo
que superar
rodear
o volver atrás…
Sin embargo,
reaparecen las vigilias
las florales esperas
entre abismos
y cimas,
vive siempre
lo que llevamos
detrás,
dentro.
 
Permanente…
 
Permanente
è l’ostacolo
da superare
aggirare 
o indietro tornare…
Eppure,
riappaiono le vigilie
le floreali attese
fra abissi
e cime,
abita sempre
ciò che portiamo
dietro,
dentro
.
 
Traducción de Carlos Vitale
 
 
 
Composizione#2
 
“...ma con dolor sottentra
il pensier del presente, un van desio
del passato, ancor tristo, e il dire: io fui.”
 
Giacomo Leopardi
 
 
Un trittico di notevole spessore, sintetico e articolato in egual misura dove ogni verso sembra correlato all'altro per intrecci e dislocazioni spazio-temporali senza arrecare, al contempo, strascichi di una difficile fruibilità alla lettura. Insomma, dall'alto verso il basso e viceversa; per chi vuole scandagliare con meticolosità o lasciarsi semplicemente ammaliare dalla musicalità dei versi e dal costrutto concatenante di ogni singola parola figlia della precedente e della successiva... In evidenza, cercando una plausibile conclusione, metterei la poesia "L'acqua", dove si percepisce per slanci panici, con un sostrato di esoterismo impiegato senza facili esuberanze, l'Anima Mundi da cui scaturiscono riflessioni poetanti di un pensiero, appunto, abbracciato al proprio io come io del Cosmo in biunivoca partecipazione: ecco la Compresenza, ecco il Permanente.
Una poesia che 'rende' anche in traduzione, quindi fuori da certi schemi linguistici schiavi di una sintassi spesso autoescludentesi, emarginante e compiaciuta di sé: e questo direi, senza aggiungere altro, non è poco!!
 
 
 
P. S.
 
"L’animo mio, per disdegnoso gusto,
credendo col morir fuggir disdegno,
ingiusto fece me contra me giusto”
 
Dante Alighieri
 
 
Talismano
 
[una specie di cartomanzia rielaborando alcuni versi di Giuseppe Bonaviri]
 
 
L’urto uguale del vento, intermittenze
in perenne ozio meridiano, attonito tirintintare di parole incasellate...
E le carnucce dei bambini nella fossa comune
a disperdersi in sconfinate altitudini: vana genìa umana...
 
 
________________________
 
 
Ognuno ha le proprie mancanze, comunque vada...
 
Per finire:
 
 
"Le qualità segrete delle cose sopravanzano sempre quelle evidenti. // Non c’è alternanza ma contemporaneità.”
 
Paolo Ruffilli su La Casa dell’Ammiraglio di Tommaso Romano (CulturelitEdizioni, 2020)
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Pin It

Potrebbero interessarti

Articoli più letti

Questo sito utilizza Cookies necesari per il corretto funzionamento. Continuando la navigazione viene consentito il loro utilizzo.