Palermo celebra gli ottocento anni dalla nascita di Tommaso d’Aquino - di Vincenzo Tumminello

Il 13 dicembre alle ore 9.00, presso la Chiesa di Sant’Antonio Abate (detta Ecce Homo) in via Roma 203, un convegno nazionale di studi celebrerà gli ottocento anni dalla nascita di San Tommaso d’Aquino (1225-1274), figura centrale del pensiero occidentale.

L’evento, promosso dalla Fondazione Thule e dall’Accademia Siciliana Cultura Umanistica, si pone l’obiettivo di esplorare e attualizzare l’eredità filosofica e teologica del Doctor Angelicus in un contesto storico-culturale in continuo fluire, liquido -come direbbe il sociologo e filosofo Zygmunt Bauman-, senza punti di riferimento e sicurezze.

L’iniziativa, inserita nell’ampio ciclo di celebrazioni che si svolgono in tutta Italia per l’ottavo centenario della nascita del teologo e filosofo medioevale, non è solo un omaggio alla sua memoria, ma un’occasione per riaffermare la forza e la vitalità del tomismo nel dibattito contemporaneo che sempre più riscopre la necessità di superare il dualismo tra fisica e metafisica, tra razionalismo e credo. Basti pensare alla fisica quantistica che, attraverso i suoi studi sulla casualità e sulla realtà oggettiva, apre le porte a riflessioni metafisiche sulla coscienza, sulla natura della realtà, sul ruolo dell’osservatore. Il pensiero del nostro filosofo si è distinto più di ogni altro proprio per la sua capacità di coniugare spiritualità e ragione, dimostrando che non solo sono compatibili, ma che si sostengono a vicenda. Scriveva San Tommaso: “Gratia non tollit, sed perficit naturam” (la grazia non toglie, ma perfeziona la natura).

Il professore Antonino Sala, che interverrà al convegno, ricorda come “San Tommaso citando Maimonide come Rabbi Moyses adattò l’aristotelismo alla teologia cristiana nella Summa Theologica, adottando il suo metodo per cui la ragione, subordinata alla fede, dimostra verità teologiche come l’esistenza di Dio. Per Tommaso la ragione non può stabilire né l’eternità né la creazione temporale del mondo; pertanto la verità della creazione ex nihilo è accolta per fede, in quanto fondata sulla libera volontà divina e non su necessità metafisiche.”

Il convegno in Sicilia, e Palermo in particolare, acquista maggiore valenza  perché da sempre luoghi di dialogo tra il pensiero occidentale e quello arabo-islamico: San Tommaso visse e operò in un’epoca di grande fermento culturale e si confrontò con le opere dei filosofi arabi come Averroè (Ibn Rushd) e Avicenna (Ibn Sina). Una forte testimonianza, dunque, di apertura interculturale, di incondizionata capacità di discernere il “vero” ovunque si trovasse, in un atteggiamento che resta un modello di effettivo e concreto sincretismo culturale.

Il programma prevede interventi del professore Tommaso Romano (presidente della Fondazione Thule Cultura), del Monsignor Gaetano Tulipano, del vicesindaco di Palermo Giampiero Cannella, dei professori Giovanni Condello, Ciro Romano, Carmelo Muscato, Daniele Fazio, Antonino Sala, Giuseppe Bagnasco, Ciro Lomonte, Tommaso Romano, Francesco Pira, Anna Maria Lo Piccolo, Michele Crociata.

Nel corso del convegno, inoltre, è previsto un concerto dell’arpista Ginevra Gilli; verranno ammessi nuovi accademici Ascu (Accademia Siciliana Cultura Umanistica) e assegnato il titolo Meritum Studiorum ad alcuni esponenti delle arti, delle professioni e della cultura.

Il convegno, oltre ad attrarre accademici e studiosi da tutta Italia, è aperto e si rivolge anche a un pubblico più ampio, fatto di studenti, professionisti e semplici appassionati.

L’evento ha il patrocinio del Baliato di Santa Maria degli Alemanno dell’Ordine Teutonico e di quello morale dell’assessorato alla cultura del comune di Palermo, del ISSPE, di Civitan International, dell’ Università popolare cattolica Montemurro D’Ippolito e della Real Compagnia della Beata Maria Cristina di Savoia.

in: www.quattrocanti.it

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