"Paolo Crepet le parole che danno consapevolezza" di Antonella Lupo

Nella splendida cornice del cortile Maqueda , del Palazzo Reale di Palermo il Presidente dell’ Assemblea Regionale Siciliana e della Fondazione Federico ||,
On Gaetano Galvagno ha aperto la serata con parole di benvenuto che hanno sottolineato l’importanza del dialogo e della crescita personale. Un’introduzione che ha preparato il terreno per l’intervento di Paolo Crepet, Mordere il Cielo.
Capace di scuotere le coscienze e far riflettere su temi fondamentali della nostra società. 
In una comunità dove spesso si reclamano i diritti senza ricordare i doveri, Crepet ci invita a riscoprire il valore dell’impegno e della responsabilità.
Maria Montessori diceva: "Il talento non importa cosa fai, ma che lo fai bene."
Eppure, oggi sembra che il talento venga soffocato dalla paura del fallimento, dalla mancanza di spazio per crescere. 
Un tempo, le piazze erano piene di bambini che correvano, cadevano, imparavano che perdere non è un lutto, ma un’opportunità. Il gioco è rischio, e nel rischio si cresce.
Oggi, invece, si tende ad alleggerire il carro invece di frustare il cavallo, @cercando scorciatoie invece di affrontare le sfide. 
Crepet ci ricorda che la vita è fatta di scelte, di passioni diverse—come la madre che amava Mina, il padre Mozart e lui i Beatles. Ognuno con il suo percorso, ognuno con il suo modo di vedere il mondo. 
I Ricordi della nonna dei suoi maglioni di lana.
Una serata intensa, in un luogo che da secoli è testimone di pensieri profondi e cambiamenti. 
Ricordando una frase di Leo Longanesi : Vissero infelici perché costava meno : lui completa dicendo che la felicità costa cara.
Conclude la serata con un ottimistico
Tu Ce La puoi fare !
Con un caloroso applauso.

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