That's All Folks
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- Category: Scritture
- Creato: 03 Giugno 2018
- Scritto da Francesco Maria Cannella
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Vi ricordate, amici, di Laurel & Hardy, e di quello che l’Italia ‘al contrario’ diceva e dice tuttora con Alberto Sordi a rivoltare il doppiaggio di Ollio; e Nanni Moretti anni dopo in ‘Ecce Bombo’ urlando: Ve lo meritate Alberto Sordi!! Mentre l’Albertone, di suo, anni prima ancora: Lavoratori!! (pernacchia) ne ‘I vitelloni’ di Federico Fellini, beh… Tutto ad oggi sembra una colossale farsa imbastita per redimersi al meglio, appoggiati allo schienale di uno scranno ormai troppo piccolo per chiunque voglia dire, non esprimere, ma dare fiato a qualcosa di sensato… Per quello che significa, certo… Eppure That’s All Folks, that’s all… Non basta più rimescolare le carte… ci siamo dentro come in un imbuto… forza, avanti!! Ancora un altro doppiaggio, un’altra volta dietro il depistaggio di una risata posticcia… Ridiamoci sopra, amici, e facciamone scorta per un prossimo, eventuale prosit: a buon rendere!! L’esperienza è una bella scuola, ma un sasso che rotola fa risparmiare tempo…
E dire che Dostoevskij nel 1864 scriveva:
Siamo perfino stufi di essere uomini, uomini con un vero, proprio corpo e sangue; ce ne vergogniamo, lo riteniamo un’infamia e cerchiamo in tutti i modi di essere degli immaginari uomini-globali. Siamo dei nati morti, e in più da molto tempo non nasciamo più da padri vivi, e questo ci piace sempre di più. Ci abbiamo preso gusto. Presto inventeremo di nascere in qualche modo da un’idea. (Memorie dal sottosuolo)
Mentre Barsacchi in Le notti di Nicodemo esplora il nostro io dettando a se stesso:
…ma tu non sai che gli occhi del Signore
mi seguivano fissi
come si guarda al circo
il giocoliere sopra il filo teso.
E sperava il Signore,
stava pensando: - Renzo ce la fa,
ce la fa questa volta -
E caddi giù.
Nient’altro che una prova d’applausi, senza meriti acquisiti, sperando per se stessi, disperando, fuori da ogni sguardo e dentro un altro Kaddish…