Tommaso Romano, “Filosofia del collezionare” (Ed. Ex Libris) - di Vito Mauro
- Dettagli
- Category: Scritture
- Creato: 27 Dicembre 2024
- Scritto da Redazione Culturelite
- Hits: 254
La Casa Museo Thule: Un'Oasi di Arte e Storia nel Cuore di Palermo
Sfogliare il libro Filosofia del collezionare di Tommaso Romano, Edizioni Ex Libris è un invito a esprimere un parere sullo stesso. La prima impressione che si coglie scorrendo l’elegante volume, non solo per le magnifiche immagini, ma anche per l’appassionante, istruttiva e pressoché simile a una confessione, Conversazione con Carlo Guidotti, è un viaggio nella Bellezza e una sollecitazione a collezionare sempre, comunque e qualunque cosa: oggetti preziosi, opere d’arte, statuette, autografi, libri, stampe rare, francobolli, cartoline, medaglie, sigilli, monete, bastoni da passeggio, pipe, lenti da vista, orologi, penne stilografiche, tappeti, ceramiche, porcellane, mobili, ex voto, reliquie, stemmi (e di sicuro qualcosa sfugge). Tutti oggetti che evocano una sensibilità artistica, ricercati “nel solco della tradizione”, quasi a voler fermare il tempo, e “trovati” o in un mercatino, o in botteghe di rigattieri, o in un antiquariato, o in una casa d’aste, che risvegliano interesse, volontà e aspirazione a collezionare.
Collezionare oggetti preziosi o cose di uso comune, è una passione composita, riservata a persone bizzarre ed eccentriche. È “una forma filosofica di vivere una parte non effimera della vita”. Lo slancio per tutto ciò che si può collezionare esercita su tutti un forte potere seduttivo, per chi la attua, può diventare sfrenata o seriale. Si può iniziare con un interesse specifico, dedicandoci tempo e investendo denaro. Nel tempo, diventa un impegno quotidiano per avere la soddisfazione di possedere sempre un maggior numero di“cose” uniche e rare che costituiscono una memoria storica da salvaguardare, che bisogna cercare, anche se a volte sono loro a trovarti. Più oggetti si rintracciano, più cresce il fiuto e più si affina il gusto, e gli oggetti collezionati nel loro insieme acquistano valore e bellezza. “Il collezionista vuole amare la vita attraverso le cose.”
Non solo i libri, ma anche gli oggetti portano nuove notizie o aneddoti, aumentano la curiosità, fanno conoscere l’evoluzione storica, fanno incontrare persone che hanno lo stesso interesse, che magari non si sarebbero mai incontrate, aiutano a comprendere la bellezza. Sono “scuola di vita”. Tutto questo fa distinguere la casa-museo della Fondazione Culturale Thule, ubicata nel cuore di Palermo, in un palazzo dimora della famiglia Romano. Si caratterizza per la collezione di una vita, forse la realizzazione di un sogno o una “felicità appagante”, dove un invisibile filo conduttore di una collezione disomogenea e variegata ci lascia immediatamente meravigliati e, per un attimo interdetti. Siamo rapiti dallo stupore, quasi in silente soggezione davanti a qualcosa di inaspettato, di fronte a un misterioso ed emozionante recupero di oggetti che,disseminati in altri luoghi, sarebbero ignorati, mentre qui suscitano la percezione del bello.
Tommaso Romano, con la solida preparazione culturale, il gusto del collezionismo, un intuito nel riconoscere il bello dal meno bello, il vero dal falso e una coerenza di stile, ha trasformato un appartamento prima in sede della Casa Editrice Thule e poi in Casa dell’Ammiraglio. Visitandola, si rimane colpiti dall’eleganza e dall’armonia della disposizione dei mobili e di tutti i preziosi oggetti che costituiscono questa magnifica collezione, perfettamente integrati fra di loro, pur essendo differenti fra di loro e magari di diversi periodi, ma ben selezionate. Ogni composizione è ineccepibilmente curata nei particolari, “come tessere di un prezioso mosaico” di meraviglie, anche se in una successiva visita si ritrova in un’altra disposizione e non ci si rende conto se ci sono pezzi nuovi o se ti erano sfuggiti in precedenza, ed in tutto questo le Stanze di Thule sono adibite a luogo d’incontro e di conversazione, comodamente accolti da sedie e divani d’epoca.
Queste sue meraviglie sono diventate “compagni d’anima”, “creature” prima nascoste,che nel tempo hanno invaso piano piano tutti gli ambienti del quotidiano, in un crescente compiacimento, creando un ambiente sempre più personalizzato, la “casa della vita”, il “museo di sé stessi”, di cui il Collezionista è detentore della corretta chiave di lettura, unico depositario di quell’alfabeto in grado di restituire a ciascuno oggetto e a ciascun accostamento, mai casuale, il corretto significato.
Visitando questo “mosaicosmo”, spiccano le sculture, seducono le ceramiche, l’occhio rimane sempre colpito da un’opera e dalle migliaia di libri, dai soffitti affrescati e dalle porte dipinte, e si ha la sensazione di essere protetti dal caos cittadino. Ci avvicina all’arte e al piacere del collezionismo con un’incontenibile attrazione. Alla rigorosa realizzazione, agli abbinamenti arditi, si unisce una irripetibile sensibilità estetica, in un armonioso connubio tra arte e letteratura che lo caratterizza.
Già l’ingresso dell’appartamento che accoglie il visitatore dà un’idea dello splendore di un ambiente senza tempo. Si avverte una miriade di passioni; osservando, si risvegliano emozioni intense e vibranti di nostalgia, e si intuisce un velato divertimento del possessore, il quale di ogni oggetto si ricorda dove è stato acquisito, le caratteristiche, la provenienza ed il valore, tutto raccolto in un’affascinanti storie intrise di eleganza.
Insomma, la vasta collezione delle meraviglie di qualità eccelse della Casa Museo Thule di questo dannunziano personaggio qual è Tommaso Romano è una scoperta ed un piacere rinnovato di una ricchezza storica e artistica che entusiasma, attrae ed emoziona gli appassionati. “Tutto questo merita, io credo, una visita”, in cui non ci resta che ammirare, considerato che il tutto - mediante visite guidate - è a disposizione della Collettività.
Vito Mauro