“Con Onofrio Sanicola scompare uno degli ultimi pupari della tradizione siciliana” di Ciro Spataro

L’improvvisa scomparsa di Onofrio Sanicola lascia certamente un vuoto nella comunità marinese. Il racconto della sua vita è un odissea travagliata anche dovuta al fatto che, dopo aver vissuto intensamente l’infanzia e la gioventù a Marineo, dovette seguire il padre e la famiglia a Milano per motivi di lavoro.

Ma nella metropoli milanese non dimenticò mai le sue radici marinesi, anzi il suo amore per la terra natia si evidenziava sempre in ogni sua iniziativa, anche quando inaugurò, proprio nel centro storico di Milano il teatro drammatico dell’Opera dei Pupi “città di Marineo”, quello sul Naviglio ed il laboratorio in via Plinio, che ebbe subito una cassa di risonanza notevole in tutto l’hinterland milanese, al punto che ne parlò il Corriere della Sera, il Giornale ed anche il settimanale Alba.

Onofrio veniva sempre a Marineo ed il suo impegno lo vedeva spesso catapultato in diverse iniziative editoriali, tra cui quella di creare nel 2011, un periodico di informazione, di cultura e turismo del nostro territorio dal titolo “Il Guglielmo”, che interagiva con i Comuni di Bolognetta, Misilmeri, Monreale, Villafrati, Godrano e Cefalà Diana; un periodico che era la promanazione diretta di un Blog dello stesso titolo, che era seguito da moltissimi nell’era di Internet.

Un Blog che con i suoi post ironici, con gli articoli di cultura e talvolta anche satirici, ha dimostrato nel tempo la libertà di espressione di una persona non legata a censure o a condizionamenti di sorta.

L’idea originale che poi in fondo lo collegava alla matrice della sua esistenza marinese, fu quella di portare l’Opera Dei Pupi a Marineo, creando il 22 Gennaio del 2010, il “Teatrino al Passetto” in via Triolo 5, che venne inaugurato con un’affollata cerimonia ed un’esibizione teatrale dello stesso Onofrio sull’Opera Dei Pupi ed in sottofondo si sentivano le sue canzoni originali, musicate e cantate da Salvo Cassetti, con la collaborazione di Lucilla Benanti e Ciro Staropoli.

Con il suo estro ebbe anche la possibilità di portare il teatro dell’Opera Dei Pupi, a Dallas negli Stati Uniti e per circa un mese effettuò una serie di circa 150 spettacoli in lingua inglese, con oltre 15.000 spettatori.

Ebbe modo di curare, in collaborazione con lo studioso Felice Cammarata, gli studi sulla Chianson de Roland ed il ciclo carolingio in un convegno memorabile del 1999 su “ Pupi e Pupari” della tradizione siciliana.

Personalmente ho avuto modo di sperimentare con lui una sintonia nel corso della mia attività di Sindaco, quando partecipò, venendo direttamente da Milano, alla Cerimonia di Gemellaggio, svoltasi a Sainte Sigolene nel Luglio del 1984, mostrando il suo entusiasmo per uno scambio europeo che coinvolgeva tutta la popolazione marinese.

A Sainte Sigolene, mi raccontava stamane Marie Jo Fournel, i bambini lo conoscono e lo ricordano come il padre dei Pupi Siciliani, per gli spettacoli di animazione teatrale con cui intratteneva i ragazzi francesi durante il loro soggiorno a Marineo.

E poi come non ricordare la sua presenza ad Assisi, insieme alla delegazione del Comune di Marineo, all’evento “Siciliani ad Assisi” in occasione dell’offerta dell’olio al Santo Patrono d’ Italia nell’Ottobre del 1985.

È difficile sull’onda delle emozioni, scrivere di una persona che si è conosciuta e frequentata al lungo, parlando di storia, di letteratura, di archeologia, di arte e soprattutto delle nostre radici culturali, di San Ciro e del percorso delle Reliquie da Alessandria d’ Egitto, passando per Costantinopoli, oggi Istanbul e poi Roma.

La morte, comune destino dell’uomo, ci fa comprendere meglio come, ripercorrere la vita di un uomo, significa raccontare le speranze, i sogni, le realizzazioni, i rimpianti di Onofrio Sanicola, perché il suo grande sogno era quello di impiantare un bellissimo teatro dell’Opera dei Pupi presso il Castello Beccadelli, accanto al museo Etno-antropologico – Collezione Salvatore Pulizzotto, non solo per tutti i Marinesi, ma anche per i visitatori e fruitori del Castello.

I sogni possono diventare realtà sempre, anche dopo la morte.

Pin It

Potrebbero interessarti

Articoli più letti

Questo sito utilizza Cookies necesari per il corretto funzionamento. Continuando la navigazione viene consentito il loro utilizzo.