“Il Nulla del pensiero negativista affolla il quotidiano nel cretinismo diffuso” di Pierfranco Bruni
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- Category: Polis
- Creato: 13 Novembre 2018
- Scritto da Redazione Culturelite
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Il collettivo è un vissuto di tribù. L’immaginario collettivo, frase spesso abusata e usata senza la bellezza che può contenere il concetto di immaginario, è un “pensiero” tribale. L’uomo è un viaggio di esistenza. L’uomo è pensiero e non teologia.
Spesso di società in transizione si parla.
Siamo trafitti da una Chiesa che ha la verità del dubbio. Siamo affollati da una scuola che pensa di superare la propria problematicità con una formazione che si basa su testi ormai stanchi che non sono adeguati per un dibattito mondiale interdisciplinare. Siamo in una società, appunto, in transizione dove la logica la si fa coincidere con la ragione. Ovvero il pensiero logico con quello matematico. Siamo in una politica che non ha futuro e vive di fantasmi perché è priva di una filosofia della storia. In un tempo di pochezze si corre il rischio di rendere tutto friabilmente leggero. Contraddizioni? Di recente anche Eugenio Scalfari si è messo a discutere del legame e del non legame tra teologia e filosofia. Certo il suo interlocutore preferito resta Papa Francesco. Considerata la sua forza e spessore filosofico. Si è guardato bene di dover porre riflessioni a Benedetto XVI. Già Scalfari, il filosofo. Discute di “creazione” e di “divenire” (“L’Espresso”, 21 ottobre 2018).
Sottolinea alla fine della sua “Lectio” che gli piacerebbe discutere e porre delle domande a papa Francesco. Ma dai! I tempi leggeri sono fatti da uomini leggeri. Questa è la verità. Dalla politica alla religione. Fatemi andare a ruota libera che così svio il discerenere… Infatti se dovessi scegliere tra Bernanos e la Monaca di Monza non avrei dubbi. Le monache mi affascinano sempre.