Antonino Schiera, “Berenice" (Ed. Thule) - di Lucia Rizzo
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- Category: Scritture
- Creato: 07 Ottobre 2024
- Scritto da Redazione Culturelite
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Oggi voglio parlarvi di Berenice, il racconto nato dalla penna esperta del poeta e scrittore, nonché amico, Antonino Schiera. Nella mia libreria lo avevo già da qualche mese ma per vari motivi non lo avevo ancora letto. A me piace dedicare il giusto tempo alle letture e non quei ritagli che, inevitabilmente, dilatano e frastagliano le emozioni.
Berenice meritava questa attenzione, meritava il giusto tempo. Il racconto scritto da Antonino Schiera evoca uno dei periodi storici più dolorosi, è il periodo in cui viene sotterrata l’umanità e viene fatto germogliare il seme dell’odio. La Notte dei Cristalli dà inizio alla storia narrata, notte in cui la sopravvivenza di una famiglia ebrea, quella di Berenice di appena due anni, di suo padre Binyamine e di sua madre Esther, è affidata al poliziotto tedesco Albert con il quale preesisteva un rapporto di amicizia.
Salti temporali inanellano gli eventi tra passato e presente, delineando l’evoluzione interiore in Berenice propensa a fare cadere nell’oblio i fatti vissuti, a differenza di Davide incline alla vendetta per avere perso la madre nel campo di concentramento di Bergen Belsen.
Berenice, donna ebrea ma soprattutto madre di Amos e moglie di David, nell’andare del tempo, è spettatrice all’inizio per diventare in seguito protagonista della propria vita, attingendo all’unica forza universale che rende migliore l’esistenza di ogni essere umano: l’amore.
L’autore, con sapiente chiarezza, ci trascina nei meandri interiori dei protagonisti donandoci, a volte, gocce di malinconia e, a volte, germogli di ricordi gioiosi. Antonino Schiera , con Berenice, ha richiamato alla nostra memoria un passato doloroso che tristemente si interseca con l’attuale presente. L’uomo continua a fare guerre, a produrre macerie, non solo materiali, in nome di ideologie che non possono prendere vita nutrendosi di lacrime innocenti. Grazie, caro Antonino, per le riflessioni alle quali conduci il lettore con il tuo racconto, è stato molto piacevole leggerti e auguro alla tua opera un grande successo.
Ad maiora semper!