“L'Epos e l’Editoria a Palermo e in Sicilia negli ultimi cinquanta anni” di Tommaso Romano
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- Category: Scritture
- Creato: 19 Febbraio 2025
- Scritto da Redazione Culturelite
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Con la scomparsa a settantaquattro anni di Gino Cortimiglia, corleonese che riscattò l’onore culturale vilipeso dalla mafia (insieme a Pippo Rizzo geniale pittore futurista e non solo) di quella città, se ne va un altro pezzo fondamentale di una capitale che è stata tale anche per ciò che riguarda eccellenza e alta qualità di scelta. Certo resta la Sellerio, Novecento, Ex Libris, Kalos, Caracol ad affermare una lunga tradizione che va da Sandron a Salvatore Fausto Flaccovio (a cui feci intitolare la piazzetta vicino la non dimenticata libreria e galleria di Via Ruggiero Settimo) e appunto al raffinato Cortimiglia, il nostro Franco Maria Ricci, che pubblicò fra gli altri uno dei miei Maestri: Michele Federico Sciacca, filosofo di statura europea, ovviamente dimenticato....
Cortimiglia, ben ricordato da Salvatore Ferlita sulle pagine palermitane di “Repubblica”, fu generoso e senza freni nel suo amore del fare libri che lo portò a dovere chiudere anzitempo per la malattia della burocrazia e la cronica cecità delle istruzioni regionali, una impresa da Epos, appunto. L'avevo conosciuto negli anni Novanta e lo sostenni all' Assessorato provinciale alla Cultura che guidavo con la sua colossale storia di Palermo e fu Amico controvento ad appoggiare sempre le mie intraprese.
Non si riprese negli ultimi anni e con il suo proverbiale stile si ritirò altero e isolato, malgrado i miei inviti a non demordere.
Restano i suoi libri, le monografie musicali che segnano una storia editoriale che ha comunanza ideale con un altro principe dell' Editoria, Vanni Scheiwiller e con Giovanni Volpe.
Ma Palermo e la Sicilia nel dopoguerra, oltre i su ricordati, vanta altri editori puri fra i quali la SPES di Milazzo di Peppino Pellegrino benemerito per le pubblicazioni rosminiane e per avere ripubblicato Angelina Lanza Damiani (in coedizione con le mie edizioni Thule, tutte le Poesie della mistica di Gibilmanna), la casa editrice Ila Palma di Renzo Mazzone, Celebes di Trapani, Salvatore Sciascia di Caltanissetta straordinaria impresa, Arnaldo Lombardi di Siracusa, Giannotta di Catania e ancora il Vespro, Herbita, Dario Flaccovio, Cavallotto, i fratelli Mori, Prova d Autore del geniale Mario Grasso.
Voglio ricordare l’antico volume storico sulla Editoria in Sicilia edito della Fondazione Lauro Chiazzese della Cassa di Risparmio, l’attività senza soste di Carlo Rita a Pozzallo su questi temi e non ultimo un prezioso libro di Mario Giacomarra edito dalla Fondazione Ignazio Buttitta, che approfondisce storia e temi non trascurando nessuno, con gran merito.
Di tutti questi editori mi accorgo di essere stato amico ed estimatore e come testimone e operatore intendo adesso riprendere e porre mano un mio saggio e ricognizione dal titolo “Essere: Libro”, pubblicato vent’anni fa dal mio vecchio Istituto "Regina Margherita".
A scanso di equivoci non per rivendicare primazie, ma per obbedienza alla memoria mia e di pochi di questa regione e di intellettuali per buona parte immemori.