“La mutazione” di Antonio Saccà

Siamo in epoca di mutazione,esterna ed interna,l’esterna viene dai Robot umanoidi  e dall’Intelligenza Artificiale Generale, l’interna dallo svuotamento della cultura classica estetico-umanistica.Nessuno può ritenere svalutabile l'economia e la difesa del proprio Paese ma se  le società hanno come scopo l'economia e la difesa non rendendole strumento per la civiltà della cultura e dell'arte decadiamo, le  civiltà hanno badato enormemente all'economia ,hanno badato enormemente alla difesa ed anche all’offesa però soprattutto  immensamente alla  cultura , all'arte. Della Grecia non sopravvivono l'economia o le guerre ma l’arte ed il pensiero. Della militarissima Roma antica, similmente,e  così per  le altre civiltà… Il maleficio deprimente nasce quando si polemizza avverso la cultura classica, perché economia e  difesa  se non hanno fini di civiltà ma esclusivamente utilitaristici o di tutela, benissimo, necessario,  ma non basta. Il robot che  fa i servizi di casa,eccellente, ma tu, uomo, che fai ,leggi, scrivi, bivacchi,ti annoi, ti degradi? Le invenzioni tecniche utilissime che sopprimeranno il lavoro dell'uomo senza poi sapere che cosa fa l'uomo  in se stesso di se stesso, se abbiamo svalutato la civiltà classica, umanistica, avranno il risultato del trionfo della tecnica disumanizzante. Ed invece proprio in quel momento la conquista tecnica abbisogna della persistenza umanistica. Assurdo sottovalutare l’utilitarismo e la tutela armata, essenziale però renderli strumentali alla civiltà estetico-umanistica, non finalità assoluta della società.

L’uomo, nel suo percorso, è stato eminentemente espressivo, estetico, parola, suono,colore, li ha resi poesia, musica, dipinti.Animali e vegetali e natura hanno bellezza ma non la suscitano e non ne sono coscienti. Un tramonto non si specchia, né luna e stelle, né mare e cielo,è l’uomo lo specchio dell’esistere, ed il trasfiguratore espressivo. Se scemiamo questo nucleo espressivo proprio dell’uomo, e dell’uomo vantiamo l’agire strumentale,  i Robot intelligenti lo eseguiranno meglio. CERTO, SE VOGLIAMO SPAZZARE L’UOMO SVALUTARE LA SUA DISPOSIZIONE ESTETICA ESPRESSIVA E’ DECISIVO. RICONDOTTO ALLA ATTIVITA’ TECNICA UTILITARISTICA IL ROBOT INTELLIGENTE SERVE MEGLIO. Ma noi viviamo, sentiamo, esprimiamo, soffriamo di morire, gioiamo di vivere, ciascuno è un IO …Perché dovremmo svalutarci rendendoci sostituibili? MA PER NON RENDERCI SOSTIUIBILI OCCORRE OLTREPASSARE LA SFERA DELL’UTILE NELLA QUALE IL ROBOT CI SOSTITUIRA’ E PERVENIRE ALLA SFERA ESISTENZIALE FILOSOFICA-ESTETICA, il sentire espressivo,la risonanza del fuori in noi, del nostro interno fuori di noi,gli interrogativi sull’essere…. QUESTO ESIGE CHE  L’IO RISONANTE. Il fiume ti  detta versi, il mare suoni, l’uomo vicende… L’Essere ,il “come mai esiste”… Questa è la cultura classica, che l’uomo abbia dentro un mondo da esprimere..ECO DEL MONDO ESTERNO, RESO ESPRESSIVO DAL PROPRIO IO,E RIMESSO ALL’ESTERNO. L’IO TRASFIGURANTE.

Se svalutiamo l’IO trasfigurante estetico espressivo interrogante, e vogliamo principalmente l’uomo utilitaristico, il Robot ci sostituirà ,ma non perchè ci sostituisce il Robot, MA PERCHE’ NOI ABBIAMO GIA’ SOSTITUITO NOI STESSI.

 

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