Le orme resistenti
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- Category: Scritture
- Creato: 26 Marzo 2018
- Scritto da Vincenzo Gennaro
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Della nostra vita contano solo le orme resistenti perché fossilizzate che lasciamo sull’argilla a piedi nudi . Non servono le ricchezze accumulate se non per creare segni indelebili che altri forse leggeranno e studieranno. Dai fossili delle nostre orme capiranno i messaggi dell’antico spirito che ci ha ispirato ed ha illuminato il nostro cammino. Le orme che lasciamo sono l’essenza della nostra anima, sono granelli di sabbia sgretolati dalla scultura alla quale l’umanità lavora dall’alba dei tempi e non ancora finita, ma il tempo lavora al suo logoramento. E’ una tela di Penelope, il tempo lavora a scucire la parte già tessuta e noi continuiamo a tessera la parte mancante. Tutto è vanità, Salomone l’aveva capito nella sua infinita saggezza, noi continuiamo a tessere malgrado la nostra sapienza. Ma si sa la storia non insegna nulla a nessuno, siamo troppo arroganti per capirlo, le guerre infatti continuano a seminare infinito dolore. Le uniche cose che nessuno ci può togliere sono le nostre azioni, i nostri pensieri, le nostre opere, grazie a loro qualcosa di noi rimarrà vivo ed acceso come l’antico fuoco che non doveva spegnersi affinché la comunità potesse sopravvivere. In fondo siamo come le vestali, con il nostro genio, con le nostre opere, con le nostre idee soffiamo sulla fiammella della vita affinché non si spenga. Con il nostro alito ne alimentiamo il fuoco come il creatore con il Suo ne accese la fiammella. Questo sacro fuoco ce lo passiamo di mano in mano, di generazione in generazione, soffiamo sulla fiamma per ravvivarla e lo passiamo ad altri affinché si rigeneri la luce ed il calore ad ogni nascita, nell’illusione vana di sconfiggere la morte. Così fece Gigalmesch, i Faraoni e i Cesari di ogni tempo, ma le divinità, no, quelle non sono morte, hanno solo cambiato nome e residenza, così sono sopravvissute alle ingiurie dei tempi. I segni che lasciamo sprofondano e si inabissano come relitti di antiche zattere sommerse nelle sabbie dei fondali. A volte il destino, una eruzione, un terremoto scuote i mari e libera i relitti dalla sabbia che riaffiorano coperti di alghe, licheni e coralli, sono i fossili della nostra vita e della nostra storia, che forse pochi studiosi appassionati puliranno con guanti e mascherine, riportando a nuova vita il nostro antico spirito pulendo con amore i cocci dei vasi che abbiamo modellato, tornito e decorato con amore e con amore resusciteranno per capire chi siamo e forse dove andiamo.