Postfazione di Tommaso Romano a "Antologia di Poeti siciliani contemporanei. Vol. 3" (Ed. Fogghi Mavvagnoti) di José Russotti
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- Category: Scritture
- Creato: 19 Febbraio 2022
- Scritto da Redazione Culturelite
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La pratica letteraria come tutte le facoltà che riguardano l'umano cammino è fatta di stagioni dell'anima e di momenti complessi. La poesia non può solo contemplare natura e bellezza, sentimenti e sensazioni, deve essere veritativa per essere autentica. Aspirare alla perfezione è atto di volontà tuttavia impervia e la strada che conduce al sommo bene alla luce della bellezza. Così la poesia si manifesta anche nel dolore e nel tormento, nella attesa e nella speranza non sempre appagante e appagabili. Se poesia sorge dal rovello dell'essere può diventare con i suoi simboli intrinseci alla parola motivo di libertà creativa di universale imago mundi.
La caduta nell'intimismo sterile è sfogo e forse anche terapia ma non è poesia. Si dirà di Pascoli o di Saba ma in questi esempi vive l'altezza del quotidiano sublimato eretto a metafora alta non a piagnisteo.
Questo terzo volume curato con la pazienza e la forza della convinzione da un poeta che vive la poesia quale è José Russotti, si qualifica sempre più come un diorama di voci note e giustamente antologizzate insieme a giovani e giovanissimi su cui riporre vigile e aperta fiducia.
Non mi iscrivo da sempre al giovanilismo sia ben chiaro. Si può essere geni a vent'anni e somari a ottanta o viceversa è non è detto che si mantengano sempre le promesse. Resta però valida la possibilità che Russotti, fatte le debite proporzioni di valori e di stile ci propone oltre l’anagrafe.
È questa una lezione di fiducia nella poesia declinata per ciò che è in atto e in potenza.
Da Calogero Messina mezzo secolo fa con la sua antologia Voci di Sicilia al magistero di un grande intellettuale come Mario Grasso fino a Russotti, questi assunti sono stati perseguiti con efficacia e lungimiranza.
Non mancando ancora in questo volume, le voci che in Sicilia rendono autorevole e sicura la voce indispensabile del fare poesia.
Anche un tale metodo rende sempre più nodali i volumi che documentano la vita e la cronaca che diventa patrimonio artistico culturale sociale e morale di una comunità che non va confusa con la massa quanto con le singolarità che si distinguono per la difesa anzitutto dell'umano che oggi è in grave pericolo.
Questo i poeti lo sanno.