INNO DI MAMELI RIVISITATO PER L’ITALIA DI PACE, IN EUROPA E NEL MONDO - di Maria Pia Iovino
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- Category: Scritture
- Creato: 29 Giugno 2024
- Scritto da Redazione Culturelite
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Beati gli operatori di pace, perché saranno chiamati figli di Dio.
Matteo 5, 9
L'Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla
libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione
delle controversie internazionali.
Art. 11 Cost. - 1 co.
In una fase storica, come quella attuale, drammatica e funesta, come mai prima, dalla cessazione del secondo conflitto mondiale, in cui la pace è vieppiù minacciata in Europa, come in Italia e nel mondo, sì in Italia, il Paese che per eccellenza si è contraddistinto nella storia, per essere un Paese promotore della pace, per la sua capacità negoziale e di mediazione, in chiave sia, interna che internazionale, per la sua sensibilità alle fragilità dell’umanità provata e deprivata, oltre che essere avversa ad ogni conflitto, socio-politico prim’ancora che militare, e per la quale la storia racconta di pii uomini e donne che hanno fatto dell’amore per la Patria e della vita del prossimo, il vessillo della propria esistenza, è incessante il bisogno di reagire, in nome dell’amore della propria Patria, per contraltare, lo stato attuale delle cose.
E’ per la stessa ardente passione per la vita, per il radicato sentimento cristiano per la pace e per l’attaccamento alla previsione normativa contenuta nella Costituzione italiana, che al fine di rendere concreta la fine di ogni ostilità che oggi attanaglia le Nazioni, in Europa, come nell’Oriente e nell’Occidente della terra, e per non cancellare la memoria delle macerie, dei crimini guerra e dei milioni di morti innocenti, trucidati barbaramente, consumati da politiche militari disumane e prive del senso del diritto inalienabile alla vita (1) che il primo e secondo conflitto mondiale provocarono, si vuole proporre, nel presente saggio, la rivisitazione dell’inno del giovane poeta e patriota italiano, Goffredo Mameli, al fine di rendere attuale il testo alle esigenze incombenti che la drammatica fase storica corrente impone.
Lo scopo, infatti, vuole essere quello di incitare donne e uomini cristiani, di buona volontà d’Italia e del mondo intero, coscienti del potere insito nell’unica arma vitale e non letale a disposizione del cristiano: la preghiera, affinché si elevino ardenti, incessanti e continue suppliche al Signore, individualmente o in gruppo, affinché lo Spirito di Dio guidi i grandi della terra, operanti in seno agli Organismi Comunitari ed internazionali ad avvicinarsi vieppiù, alle vie del Signore, come i continui appelli rivolti loro in tale senso, dimostrano, per abbandonare i sentimenti di ostilità, di belligeranza e di ricorso alle più sofisticate tattiche di contrasto e di eliminazione del nemico, anche lui, da Dio creato, e ricorrere, con determinazione ed ogni fermezza, a quelli della negoziazione, della riconciliazione e dell’accoglienza e dell’unità dei popoli, nella diversità di credo, lingua, colore e Nazione:
Inno di Mameli, il testo completo del «Canto degli Italiani» di Goffredo Mameli | Inno di Mameli, il testo rivisitato “Per l’Italia di pace, in Europa e nel mondo” di Maria Pia Iovino |
Fratelli d’Italia L’Italia s’è desta, Dell’elmo di Scipio S’è cinta la testa. Dov’è la Vittoria? Le porga la chioma, Ché schiava di Roma Iddio la creò. Stringiamci a coorte Siam pronti alla morte L’Italia chiamò. Noi siamo da secoli Calpesti, derisi, Perché non siam popolo, Perché siam divisi. Raccolgaci un’unica Bandiera, una speme: Di fonderci insieme Già l’ora suonò. Stringiamci a coorte Siam pronti alla morte L’Italia chiamò. Uniamoci, amiamoci, l’Unione, e l’amore Rivelano ai Popoli Le vie del Signore; Giuriamo far libero Il suolo natìo: Uniti per Dio Chi vincer ci può? Stringiamci a coorte Siam pronti alla morte L’Italia chiamò. Dall’Alpi a Sicilia Dovunque è Legnano, Ogn’uom di Ferruccio Ha il core, ha la mano, I bimbi d’Italia Si chiaman Balilla, Il suon d’ogni squilla I Vespri suonò. Stringiamci a coorte Siam pronti alla morte L’Italia chiamò. Son giunchi che piegano Le spade vendute: Già l’Aquila d’Austria Le penne ha perdute. Il sangue d’Italia, Il sangue Polacco, Bevé, col cosacco, Ma il cor le bruciò. Stringiamci a coorte Siam pronti alla morte L’Italia chiamò. (Evviva l’Italia Dal sonno s’è desta Dell’elmo di Scipio s’è cinta la testa Dov’è la vittoria? Le porga la chioma, Ché schiava di Roma Iddio la creò). | Fratelli d’Italia, l’Italia si desti; Dell’elmo di amore si cinga la testa. Ed ecco la Vittoria! Le è offerta da lume, Ché schiava delle armi Iddio non creò! Stringiamci in sorte! Combattiam la morte L’Italia gridi ora!! Noi siamo da secoli Calpesti ed invisi, Ma, noi siamo un popolo, Perché essere divisi. Raccolgaci un’unica Bandiera, una speme; Di risorgere insieme Già l’ora suona ora!! Stringiamci in sorte! Combattiam la morte L’Italia gridi ora!! Uniamoci, amiamoci; L’unione e l’amore Rivelano ai popoli Le vie del Signore. Giuriamo far libero Il suolo natìo: Uniti, per Dio, Chi vincer ci può? Stringiamci in sorte! Combattiam la morte L’Italia gridi ora!! Da Oriente a Occidente Ovunque si deve salvare; Ogn'uom di ogni Paese Ha il core e la mano; I cristiani d’Italia Si chiamano vocati; Il suon d’ogni squilla Le lodi canti ora! Stringiamci in sorte! Combattiam la morte L’Italia gridi ora! Sono armi che uccidono le vite di tanti: Già come in Palestina e in Israele Vite ne ha perdute. Vite di Ucraina, Vite della Russia che i cuori brucia ora! Stringiamci in sorte! Combattiam la morte L’Italia gridi ora!! (Evviva l’Italia, Dal sonno si desti; Dell’elmo di amore si cinga la testa. Ed ecco la Vittoria! Le è offerta da lume, Ché schiava delle armi Iddio non creò)! |
Maria Pia Iovino