“Giovanni Volpe. Editore visionario, controcorrente, attento al non politicamente corretto e non al profitto” di Carlo Sburlati

Sono nato ed ho quasi sempre vissuto ad Acqui Terme, piccola cittadina del Piemonte, stazione turistica termale risonanza internazionale da oltre duemila anni. Studente liceale ho incominciato a collaborare con articoli culturali, storico politici, sul collezionismo e sull’arte ai rotocalchi Secolo XX e Candido di Giorgio Pisanò, al quotidiano di Roma Il Secolo d’Italia, all’Italiano di Pino Romualdi, al mensile Il Conciliatore, al settimanale Il Borghese e al mensile La Destra di Mario Tedeschi e Claudio Quarantotto. Iscrittomi a Medicina a metà degli Anni Sessanta, vinta una borsa di studio della Cassa di Risparmio delle Province Lombarde nel suo appena terminato campus universitario, vicino a Città Studi ed al Politecnico, da matricola sono stato eletto nella lista del FUAN nelle elezioni universitarie dell’UNURI. Agli inizi del 1966 al mio indirizzo nel Collegio Universitario di via Folli, a Milano Lambrate, ricevo dall’Ing. Giovanni Volpe, via dei Villini Roma, una lettera in cui mi informava che sia lui, che suo padre Gioacchino avevano letto alcuni miei articoli ed interventi e mi invitavano a collaborare con recensioni e segnalazioni a diffondere i libri della casa editrice. Clicca qui per continuare a leggere

 

da: Il Borgese, marzo 2021

 

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