PAGINE MONARCHICHE di un monaco senza abito - di Alberto Maira

Quest'anno cade il quarantacinquesimo anniversario da quando il curatore ed editore, nonchè grande amico d'infanzia Tommaso Romano, mi offrì e invitò alla lettura del testo di  Attilio Mordini di Selva "Pagine monarchiche" che raccoglie in poche pagine tre articoli :"Azione Aristocratica" apparso precedentemente sul "Ghibellino" di Messina, "A dieci anni dal Referendum - Monarchia e Universalismo" apparso sul romano Pagine Libere e "L'Impero cristiano, entelechia dell'Europa" precedentemente pubblicatto dal Mordini su L'Ultima di Firenze. Tre testi doviziosamente curati da Tommaso Romano e che se non li avesse raccolti nell'aureo libretto oggi sarebbero praticamente introvabili ai più.

Di Mordini scrisse tanto anche Giovanni Cantoni che disse di colui che era stato anche suo testimone di nozze, che era " monaco senza abito, saggio senza toga, cavaliere senza lancia, sapiente senza cattedra" (cfr. Giovanni Cantoni, Mordini nel nostro tempo contro il nostro tempo", in L'Alfiere - Napoli,  Marzo 1967 pag. 5). Oggi, dopo quarantacinque anni, dall'uscita del volumetto delle palermitane edizioni Thule, il testo si rivela ancora più utile visto che ai più, anche di buona volontà culturale,  tradizionale e conservatric, la figura del Attilio Mordini potrebbe non dire nulla.

Attilio Mordini di Selva nacque a Firenze nel 1923, fu Terziario Francescano di obbedienza cappuccina e morì prematuramente il 4 ottobre 1966, proprio nel giorno della festa di S.Francesco. Frequentò le scuole degli Scolopi e dei Salesiani, Nel 1940 si arruolò come il papà nella MVSN sul fronte russo. Tornato in Italia si arruolò nella Repubblica Sociale Italiana, motivo per il quale fu poi processato e assolto. Si laureò in Lingua e letteratura tedesca,  segui i corsi della Pontificia Università Gregoriana. Fu lettore di italiano in Germania, all'Università di Kiel. Fu esponente dell'Unione Tradizionalista Toscana e tra gli organizzatori del primo convegno tradizionalista italiano a Napoli nel 1962 insieme a tanti altri. Tra essi mi piace ricordare Alessandro Augusto Monti della Corte, Giovanni Cantoni, Silvio Vitale, Fausto Gianfranceschi, Rutilio Sermonti,  Francesco Leoni.

Scrisse tante opere : Il segno della carne (con lo pseudonimo di Ermanno Landi, Dal Mito al Materialismo pubblicato nell'anno della sua morte, Verità del linguaggio pubblicato nel 1976 dall'indimenticabile editore Giovanni Volpe, I.N.R.I. - Il mistero del Regno  sulla Regalità di Nostro Signiore Gesù Cristo uscito da poco per Cantagalli nel 2021.

Le pagine raccolte nel volumetto in questione oggi, servono in parte a liberare la Morarchia da orpelli folcloristici, da prospettive romantiche e celebrative, da rimpianti inutili e a ridarci la misura della complessità e la profondità di uno dei maestri più attenti della Tradizione. Nonostante questa complessità che può rendere difficili queste riflessioni per giovani e giovanissimi, occorre compliere uno sforzo di studio e meditazione che potrebbero risultare utilissimi in una prospettiva autenticamente conservatrice. 

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